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VINCENZO MUSACCHIO
Giurista, Criminologo, Docente di strategie di lotta alla criminalità organizzata transnazionale

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Vincenzo Musacchio
Associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA) 





Criminologo Forense e Investigativo

Associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA) occupandosi principalmente dei sistemi di lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione.

Ricercatore indipendente e membro dell'Alta Scuola di Studi Strategici
sulla Criminalità Organizzata 
del Royal United Services Institute di Londra


Presidente e direttore scientifico dell’Osservatorio Antimafia del Molise.

È Direttore Scientifico della Scuola di Legalità “Don Peppe Diana” di Roma e del Molise.

Docente a contratto di diritto penale e criminologia in varie Università italiane ed estere (1993-2010)
tra le quali l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio in Roma (2011-2012).

Criminologo Forense analista e studioso di strategie di lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione.

Forensic Criminologist iscritto alla International Criminology Association of Great Britain (I.C.A).

Member of research group on relationship between illicit economies and organized crime of 
Global Initiative Against Transnational Organized Crime in Geneva.

Fondatore della prima Scuola di Legalità in Italia intitolata a don Giuseppe Diana.

Nel 2019 a Casal di Principe gli viene conferita la menzione speciale
al Premio Nazionale "don Peppe Diana" dai familiari del sacerdote assassinato dalla camorra 

IL 27 DICEMBRE 2022 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA
GLI CONFERISCE L'ONORIFICENZA DI
CAVALIERE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA.

La sua attività scientifica ha inizio nel 1992, quando diventa professore di diritto penale nell’Università degli studi del Molise e a soli ventiquattro anni è titolare della cattedra di diritto penale amministrativo diventando il più giovane professore a contratto d’Italia per quell’anno.

Ha insegnato materie afferenti alle discipline penalistiche e alla criminologia a Brescia, Napoli, Chieti, Campobasso e da ultimo presso l’Alta Scuola di Formazione della Presidenza del Consiglio in Roma e tenuto lezioni in Università straniere tra cui l’Università di Siviglia e di Barcellona, in Argentina ed in Brasile.

Dal 1994 al 1996 ha svolto attività di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSIG-CNR) di Bologna sotto la direzione del Prof. Giuseppe Di Federico, occupandosi di studi comparatistici riguardanti anche la criminalità organizzata nei paesi europei ed extraeuropei.

La sua attività didattica e di ricerca è dedita soprattutto a studi ed approfondimenti su tematiche riguardanti il diritto penale sostanziale, la criminalità organizzata, la corruzione e i reati dei colletti bianchi. Tra i maestri che hanno influenzato il suo pensiero figurano Giuliano Vassalli, Giuseppe Bettiol ed Ettore Gallo.

È membro del comitato direttivo e collabora con riviste penali italiane ed estere, quali Cassazione Penale (Giuffrè), Rivista Penale, Giustizia Penale, Giurisprudenza Italiana (Utet), Rivista di Polizia, Il Diritto delle Persone e della Famiglia (Giuffrè), Giurisprudenza di Merito (Giuffrè) e all’estero con il New Journal of European Criminal Law (Belgio), la Revista General de Derecho Penal (Spagna), German Law Journal (Germania), L’Astree (Francia), Ciencias Penales Conteporaneas (Argentina), Revista Instituto Brasileiro de Ciencias Criminais (Brasile).

Ha collaborato all’Enciclopedia del Diritto (Giuffrè) e al Digesto delle Discipline Penalistiche (Utet).

Ha partecipato nel 2005, unico penalista italiano, al XVII° Congresso Latinoamericano di diritto penale e criminologia organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Guayaquil, in Ecuador sui temi dell’efficacia della pena nel moderno diritto penale.

È stato collaboratore del Consiglio dell’Unione europea in materia di criminalità organizzata
e traffico di esseri umani.

Ha collaborato con l’Istituito Brasiliano di Scienze Criminali ad un progetto internazionale sui rapporti tra economia e criminalità organizzata nell’Unione europea (IBCCRIM).

Ha collaborato ad un progetto in materia di corruzione con il Governo spagnolo e l’Università di Siviglia coordinando il settore riguardante i sistemi di prevenzione e repressione.

È iscritto all’Albo degli esperti in materie penali del Consiglio d’Europa.

Da oltre vent’anni è promotore e attivista nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole di ogni ordine e grado. “Il prof. Vincenzo Musacchio – scrive Maria Falcone – svolge una attività meritoria nelle scuole italiane facendo si che uomini che per la legalità hanno offerto la loro vita non siano dimenticati”.

Comincia la sua attività di lotta contro le mafie quando conosce Antonino Caponnetto
e con lui organizzano vari incontri nelle scuole italiane.

Come editorialista, il Prof. Musacchio ha collaborato e collabora con RAI NEWS, TGCOM 24il Sole 24ore, Italia Oggi e con lo storico quotidiano palermitano “L’ORA”, con il mensile “I Siciliani” fondato da Pippo Fava, con il quotidiano online “Resto al Sud”, con la testata nazionale "Huffington Post", con “Il Garantista”, con la “Gazzetta del Sud” con “Il Manifesto”, con “Il Dubbio“, con “La Stampa“, con "La Gazzetta del Mezzogiorno" con la Rivista "LEFT", con "Articolo21", con "Antimafia 2000",  con "l'Avanti", con "Affari Italiani" e con "Famiglia Cristiana".

Il 1º marzo 2015, nell’edizione della domenica, “L’ORA” di Palermo pubblica una lettera inedita di Giovanni Falcone indirizzata al professore Vincenzo Musacchio e ripresa dai principali quotidiani nazionali.

Nel 2014 con la Scuola di Legalità “don Peppe Diana” con sede a Roma e in Molise realizza il Progetto “Legalità Bene Comune” che nello stesso anno si estende in ambito nazionale nella scuole di ogni ordine e grado con nomi di spicco quali Pino Arlacchi, Maria Falcone, Emilio Diana, Elena Fava, Salvatore Borsellino, Simona Dalla Chiesa e tantissimi altri attivisti nella lotta alle mafie d’Italia.

Nella sua attività contro le mafie e per la legalità, subisce anche minacce di morte a se ed ai propri familiari ma continua senza timori il suo lavoro e la sua attività di diffusione della legalità in tutte le scuole d’Italia.

 (Il sito è aggiornato periodicamente ed è l'unico validato dall'autore)
 

 
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